User manual
SLEDGE by Studiologic®
SLEDGE by Studiologic®
22 23
I
AMPLIFIER ENVELOPE EFFECT 1
EFFECT 2
AMPLITUDE
TIME
KEY ON
KEY OFF
ATTA C K
SUS LEVEL
DECAY SUSTAIN
RELEASE
Questa sezione ha una funzione simile alla sezione precedente
(Filter), ha eetto sul volume del suono e non ha alcun eetto fre-
quenza del ltro. In generale, il ltro può controllare gran parte
del timbro del suono e questa sezione può essere impostata con
parametri semplici, ma è possibile utilizzare questi controlli per
avere l’inviluppo desiderato anche nel caso in cui venga scelto di
non avere una inviluppo del ltro (per esempio, lascia la quantità
del ltro 00). I parametri hanno la medesima funzione di quelli del
ltro, con la dierenza che appare sull‘asse verticale l‘ampiezza del
suono e non la frequenza del ltro stesso.
Nota: con attacco veloce e rilascio molto breve (vicino a 0) si possono generare rumori
(clicks) evidenti durante l‘attacco e il rilascio, che in alcuni casi sono una caratteristica
desiderata, ma può che ssere eliminata selezionando valori poco diversi da zero (ad
esempio: Attack e Release 10).
Velocity: controlla quanto la dinamica della tastiera controlla il vo-
lume delle note, anche a seconda della curva di velocità selezionata
(vedi sezione MIDI). Per valori prossimi allo 0, anche suonando forte
non si avrà alcun eetto sul suono, per valori maggiori o massimi
(127) la dinamica della tastiera avrà il massimo eetto sul volume
del suono, aumentando l‘espressività dell‘esecuzione.
Nota: Il controllo della velocità ha inuenza sulla risposta dinamica dell‘amplicatore
e permette di avere una sorta di controllo anche sulla ampiezza del suono e non solo
sulla frequenza del ltro e controllo ADSR. Questo parametro rende il suono più es-
pressivo, con un controllo molto facile sulla risposta dinamica.
Attenzione: per rendere attivo e controllabile questo parametro, as-
sicurarsi che la sensibilità della tastiera non sia impostata su „Fixed“
(parametro Velocity Curve della Sezione Midi) altrimenti non avrà
alcun eetto sul suono.
Inviluppo
Chorus: questo eetto caldo e ricco viene generato utilizzan-
do algoritmi che creano copie del segnale di ingresso, mesco-
landole al segnale di uscita. Il risultato è come un insieme di
più suoni simultanei, come un coro di voci unisone, da cui il
nome di Chorus. Il detuning è generato da un LFO interno che
può essere controllato in frequenza e profondità dai relativi
potenziometri della sezione, presenti sul pannello frontale.
Phaser: è una combinazione di diversi „ltri“ che lavorano in
parallelo. Questo genera un eetto con picchi di frequenza
equidistanti e varie risonanze. Il risultato è un segnale forte-
mente colorato e caratterizzato. I due potenziometri con-
trollano Rate (velocità) e la profondità (Detph) dell‘eetto.
Flanger: molto simile al Chorus, è dotato di un circuito di
retroazione più evidente, per alimentare la parte posteriore
del segnale generato nel post-processore. Questo genera una
più profonda stonatura apparente del segnale. Con imposta-
zioni estreme si può sentire una risonanza molto evidente.
Delay: : questo è un eetto produce echi del segnale di in-
gresso, la lunghezza può essere modicata in modo continuo
tramite il relativo controllo, mentre il numero delle ripetizioni
è controllato dal parametro Depth.
Reverb: questo eetto è probabilmente l‘eetto più ampia-
mente usato nella produzione di musica e da sempre viene
utilizzato per aggiungere un ambiente realistico e un calore
particolare al suono, specie nel caso di strumenti digitali.
Vengono utilizzati algoritmi matematici complessi per simu-
lare l’eetto di un riverbero naturale. In questo caso, non si
intende simulare un ambiente naturale, ma aggiunge profon-
dità dimensionale ed espressiva alla sintesi del suono Sledge.
I due potenziometri permettono di controllare il livello di
questi eetti ed il tempo, sia per l‘eetto Delay (tempo che
intercorre tra due ripetizioni) e Reverb (durata dell‘eetto di
riverbero, che può anche essere inteso come supercie della
camera e la diusione in un parametro semplice mista).
EFFETTO 1
EFFETTO 2
Inviluppo dell‘amplicatore Eetto 1/Eetto 2










