Guida all'Uso
Getting Started manual by Anders Nordmark Translated by Midiware The information in this document is subject to change without notice and does not represent a commitment on the part of Propellerhead Software AB. The software described herein is subject to a License Agreement and may not be copied to any other media expect as specifically allowed in the License Agreement.
D Table of Contents
2 5 Installation 6 6 7 7 8 9 10 10 Benvenuti! Presentazione dei manuali Contenuto della confezione di Reason Requisiti Hardware audio Interfacce MIDI Aggiornamento e nuove installazioni Installazione software 13 Setting Up 14 14 15 16 18 22 Presentazione capitolo Primo avvio - Reason Setup Wizard Finestra Preferences Configurare l’hardware audio Configurare il MIDI Impostare la song di default 25 Guided Tour 26 26 Presentazione capitolo Tour Guidato 41 Tutorial 1 - Playing a Song 42 42 Prese
65 Tutorial 5 - Adding a REX loop 66 66 Presentazione tutorial Aggiungere un loop REX 69 Tutorial 6 - Adding an arpeggio 70 70 72 Presentazione tutorial Aggiungere un arpeggio Automatizzare un parametro 73 Index TABLE OF CONTENTS 3
4 TABLE OF CONTENTS
1 D Installation
Benvenuti! Grazie per aver acquistato Reason! La versione 4.0 è il quarto aggiornamento principale di Reason; ha nuovi dispositivi e un sequencer completamente ridisegnato oltre a molti altri miglioramenti generali. La grande forza di Propellerhead è la comunicazione con le persone che in tutto il mondo utilizzano i suoi programmi per esprimere la propria creatività musicale.
Contenuto della confezione di Reason Nella confezione di Reason si trovano: D Il DVD di Reason 4. Contiene l’installativo principale di Reason e i Factory Sound Banks, due grandi file contenenti campioni, patch e loop da usare con Reason. Essi sono copiati su hard-disk al primo avvio di Reason (per maggiori informazioni vedere a page 10). Inoltre, il DVD contiene la documentazione tecnica in formato Adobe Acrobat e l’installativo di Adobe Acrobat Reader. D La documentazione tecnica stampata.
Hardware audio L’hardware audio è l’insieme di elementi del computer che convertono i segnali digitali provenienti da Reason in segnali audio analogici (da inviare a un amplificatore, cuffie o simili). Può trattarsi di una scheda audio stereo standard, un’interfaccia audio USB, l’hardware audio interno in Macintosh o una scheda audio più evoluta con ingressi e uscite multipli, connessioni digitali, ecc..
3. Collegare le uscite stereo dell’hardware audio ai dispositivi d’ascolto (altoparlanti, mixer, cuffie o simili). Per informazioni sull’uso di uscite multiple (cioè più di un’uscita stereo) vedere il Manuale Operativo in pdf; per ora vediamo le connessioni stereo standard. 4. Se possibile verificare che l’hardware audio riproduca correttamente l’audio.
Aggiornamento e nuove installazioni Aggiornandosi da una versione precedente si osservi quanto segue: D Si raccomanda di disinstallare la versione precedente prima d’installarne una nuova. In Windows usare la funzione Uninstall; in Mac OS trascinare i file del programma nel Cestino. La disinstallazione evita confusione tra versioni e comandi rapidi, utilizzo errato dei giusti file, ecc..
2. Lanciare il programma con un doppio-click del mouse sull’icona Reason (o selezionando Reason dal menu Start). 3. Innanzitutto appare il Contratto di Licenza. Leggerlo e cliccare “Agree” per continuare. 4. Un messaggio chiede d’inserire il DVD di Reason 4 (se non è già inserito). I banchi Factory e Orkester Sound sono copiati automaticamente nella cartella programma di Reason. Durante questo processo (piuttosto lungo) appaiono varie schermate splash con una barra di progresso. 5.
12 INSTALLATION
2 D Setting Up
Presentazione capitolo Questo capitolo descrive le impostazioni da eseguire prima d’iniziare a usare Reason; esse sono indispensabili per ottenere tutti i suoni dal programma e poter suonare e controllare Reason via MIDI. Primo avvio - Reason Setup Wizard Se le istruzioni del capitolo precedente sono state seguite correttamente, Reason si avvia aprendo la finestra “Reason Setup Wizard”. Questa finestra appare solo al primissimo avvio del programma.
! Si noti che il modello di tastiera (specialmente per i modelli più vecchi) non necessariamente è “noto” a Reason; si può comunque usare una di queste tastiere MIDI selezionando “Other” dal menu a tendina Manufacturer. D Si deve specificare anche una porta MIDI da usare. Ciò si può fare manualmente. D Si noti che se nelle propria configurazione ci sono altre superfici di controllo, esse devono essere aggiunte nella finestra Preferences - vedere a page 15.
Configurare l’hardware audio Nel caso non sia stato fatto in Setup Wizard, si deve stabilire una connessione tra Reason e l’hardware audio. Per farlo si seleziona un driver - un elemento software che agisce da link tra il programma e l’hardware audio. Procedere come segue: 1. Nella finestra Preferences selezionare la pagina Audio dal menu a tendina in alto. 2. Scorrere il menu a tendina Audio Card Driver e selezionare una delle opzioni.
Latenza e altre impostazioni audio Nella pagina Audio c’è una serie d’impostazioni aggiuntive per l’audio; le più importanti sono il Buffer Size e la lettura della latenza d’uscita corrispondente (Output Latency). La latenza è il ritardo tra quando l’audio è “trasmesso” dal programma al momento in cui lo si sente. In un sistema audio, la latenza dipende dall’hardware audio oltre che dai rispettivi driver e impostazioni.
Configurare il MIDI In Reason, tastiere MIDI o dispositivi di controllo remoto sono denominati “superfici di controllo”. L’ingresso MIDI proveniente dalla superficie di controllo è gestito da un sistema denominato Remote. Ecco alcune delle sue funzioni principali: D Si può usare contemporaneamente un numero qualsiasi di superfici di controllo.
Aggiungere una superficie di controllo 1. Aprire la finestra Preferences e selezionare la pagina Keyboards and Control Surfaces . 2. Se la superficie di controllo è collegata via USB (o c’è una connessione MIDI nei due sensi) cliccare sul pulsante Auto-detect Surfaces. Reason analizza tutte le porte MIDI e cerca di identificare tutte le superfici di controllo collegate. Si noti che non tutte le superfici di controllo supportano la rilevazione automatica.
6. Appare un’immagine del modello di superficie di controllo selezionata, spesso insieme ad alcune informazioni testuali - leggerle attentamente. Con alcune superfici di controllo bisogna selezionare un preset specifico per usare la superifice con Reason - ciò è indicato qui. 7. Dal menu a tendina MIDI Input selezionare la porta d’ingresso alla quale è collegata la superficie di controllo.
Il modello della superficie di controllo non è elencato Se quando si prova ad aggiungerla il modello della superficie di controllo non appare nei menu Manufacturer o Model significa che per quel modello non c’è un supporto nativo. Tuttavia, il programma supporta tastiere e controller generici; ecco cosa bisogna fare: D Dal menu a tendina Manufacturer selezionare “Other” e poi scegliere una delle tre opzioni presenti nel menu a tendina Model.
D Separated mode Consente di selezionare le tracce in modo indipendente mantenendo invariato l’ingresso Master Keyboard; selezionandola, l’ingresso Master Keyboard s’imposta cliccando sull’icona del dispositivo nella track list. Selezionando un’altra traccia (cliccando sul nome traccia o da qualche parte nella track list) l’ingresso Master Keyboard rimane invariato. Altre funzioni D Per modificare una superficie, doppio-click su di essa nell’elenco (o selezionarla e cliccare Edit).
3. Al centro di questa pagina c’è la sezione “Default Song”. Ci sono tre opzioni: Empty Rack, Built In e Custom. • • • Selezionare quella da usare cliccando sul pulsante circolare corrispondente. Empty Rack: è un rack vuoto (o meglio, quasi vuoto, poichè contiene l’interfaccia hardware di Reason).
24 SETTING UP
3 D Guided Tour
Presentazione capitolo Questo capitolo è una rapida introduzione alle funzioni principali di Reason; è strutturato in un “tour guidato” che descrive le varie aree e i dispositivi presenti nel programma. ! Prima di continuare con i tutorial si devono collegare i vari dispositivi ed eseguire le impostazioni audio e MIDI descritte nei capitoli precedenti. Le pagine seguenti sono un’introduzione all’uso del programma; esse aiutano a familiarizzare con i vari dispositivi e il loro uso.
Il Retro Premendo il tasto [Tab] o selezionando Toggle Rack Front/Rear dal menu Options, il rack si “gira” mostrando la sua parte posteriore. Qui appaiono i retri dei dispositivi presenti nel rack.
Il Sequencer Il sequencer si trova sotto il rack; qui si registrano e modificano note, controller, automazioni parametri del dispositivo e cambi di pattern. La parte sinistra dell’area sequencer è occupata dalla track list che indica i nomi delle tracce sequencer. A sinistra nell’elenco, appare una piccola immagine del dispositivo al quale appartiene la traccia.
In modalità Edit View si possono vedere e modificare gli eventi dati contenuti nelle clip su una traccia. In modalità Edit View sono sempre mostrati i dati di una traccia alla volta. Per le tracce Instrument, sono mostrati gli eventi clip di una corsia nota selezionata alla volta (su una traccia Instrument si possono avere più corsie nota). Una corsia nota contiene anche più corsie Edit che visualizzano nei dettagli i dati registrati.
I dispositivi In Reason sono disponibili i seguenti dispositivi: Interfaccia Hardware Questo dispositivo gestisce la comunicazione di Reason con l’hardware. L’interfaccia hardware mostra i livelli d’uscita audio con i rispettivi indicatori; qui si collegano i vari dispositivi alle diverse uscite sull’hardware audio.
Mixer 14:2 Si tratta di un mixer con quattordici canali stereo, quattro send effetti stereo ed una sezione elementare d’EQ a due bande. Collegando i vari dispositivi a diversi canali del mixer (e l’uscita stereo del mixer all’interfaccia hardware) si possono ascoltare tutti i dispositivi contemporaneamente, regolare livelli e pan, aggiungere effetti, e così via (proprio come su un mixer hardware).
Synth polifonico Thor Thor è un sitentizzatore semi-polifonico modulare avanzato basato su vari modelli di synth “vintage” selezionati. Ha vari oscillatori e tipi di filtro che si possono caricare in “slot” aperti, ed offre un’ampia gamma timbrica; presenta anche una sezione completa di modulazione e un avanzato Step Sequencer in “stile analogico”.
Campionatore digitale NN-19 NN-19 consente di caricare campioni (file Wave, AIFF, SoundFonts o REX) e realizzare patch multi-campione mappando i campioni lungo la tastiera. Una volta caricato uno o più campioni, si può modificare il suono usando i parametri di synth come un filtro, gli inviluppi e un LFO.
Riproduttore di loop Dr. Rex Dr.Rex Loop Player riproduce i file REX (file audio creati in ReCycle, altro prodotto di Propellerhead Software). ReCycle è un programma destinato specificamente ai loop campionati. “Frazionando” un loop e realizzando campioni separati di ogni “slice” ReCycle permette di modificare il tempo dei loop senza influenzarne l’altezza e modificare il loop come se fosse costituito da singoli suoni. Una volta caricato un file REX in Dr.
Effetti MClass Mastering Combi MClass Mastering Suite. Gli effetti MClass Mastering sono costituiti da quattro processori sonori di qualità elevata adatti all’impiego come effetti mastering (ma non limitati ad essi); sono ideali cioè per processare l’uscita finale mixata di Reason. Gli effetti MClass si possono selezionare come un Combi (con tutti i quattro effetti in catena) o come effetti singoli.
E’ un loudness maximizer che permette di aumentare notevolmente il volume percepito senza il rischio di una distorsione digitale (clipping); è costituito da una sezione di guadagno d’ingresso, una sezione limiter (con funzione “look ahead”), una sezione “soft clip” e un indicatore di livello.
Linea di ritardo digitale DDL E’ un delay digitale elementare, utile per effetti d’eco, slapback, doubling, ecc.. Il tempo di ritardo si stabilisce in step basati e sincronizzati al tempo corrente della song o in millisecondi per ritardi casuali; il tempo di ritardo massimo è 2.0 secondi.
Unisono UN-16 UN-16 simula il suono di più voci “stonate” che riproducono simultaneamente le stesse note; genera un effetto intenso simile al chorus con le voci diffuse nel campo stereo, se si desidera. Compressore COMP-01 E’ un compressore combinato con un limiter; agisce sulle dinamiche del suono aumentando i livelli bassi e attenuando i suoni più forti. Si usa per mantenere i livelli uniformi (dei singoli dispositivi o dell’intero mix), aggiungere spinta ed energia alle batterie, ecc..
Matrix Pattern Sequencer Matrix è un sequencer di pattern stand-alone, simile in un certo senso a un sequencer analogico “vintage”. Un pattern di Matrix può avere tra 1 e 32 step, e per ogni strep si può specificare quali livelli della tensione di controllo devono essere inviati da tre uscite CV separate sul retro del dispositivo (è come avere tre sequencer di pattern separati in uno).
40 GUIDED TOUR
4 D Tutorial 1 - Playing a Song
Presentazione tutorial Questo capitolo e quelli successivi sono esempi che presentano alcune delle operazioni principali per usare il programma; i nuovi utenti di Reason che desiderano iniziare subito devono partire da qui! Il primo tutorial descrive le seguenti operazioni: • • Come aprire e riprodurre una song Operazioni prinicipali di mixaggio. ! Questo tutorial presume che sia stata eseguita la necessaria configurazione audio. In caso contrario, prima d’iniziare vedere il capitolo “Configurazione”.
9. Presso la cima del rack c’è un dispositivo mixer - assicurarsi che sia visibile. Può essere necessario scorrere la veduta usando la barra di scorrimento verticale a destra nel rack o con la rotellina del mouse (se c’è). Barra di scorrimento Mixer. Osservando il mixer si può notare che ogni canale ha una “etichetta” accanto al fader di volume.
13. Aumentare il livello delle manopole Aux Send situate in cima al canale del mixer. Il Send 1 è collegato al delay, mentre il Send 2 va’ al chorus/flanger. Aux Send. A questo punto, regolare alcuni controlli sul dispositivo Strumento vero e proprio per modificare il suono. In questo esempio si usa il synth Subtractor, ma tutti i dispositivi hanno parametri che possono essere regolati allo stesso modo sui pannelli del dispositivo.
5 D Tutorial 2 - Playing devices and selecting sound
Presentazione tutorial Questo secondo tutorial descrive le seguenti procedure: • • • • Come aggiungere un dispositivo mixer e uno Strumento. Come inviare il MIDI a un dispositivo Strumento in modo da poterlo suonare. Come cercare e selezionare una patch per un dispositivo Strumento. Come aggiungere un effetto. ! Questo tutorial presume che siano state eseguite tutte le impostazioni MIDI e audio necessarie. In caso contrario, prima d’iniziare vedere il capitolo “Configurazione”.
Aggiungere un mixer e un dispositivo Strumento Questa prima parte del tutorial spiega come aggiungere al rack un dispositivo Mixer e uno Strumento. Iniziamo con un rack vuoto per vedere come farlo “da zero”. 1. Se si desidera, chiudere la song corrente selezionando Close dal menu File.
6. Dall’elenco dei dispositivi selezionare Mixer 14:2 e poi cliccare “Create” alla base dell’elenco. Nel rack appare un dispositivo mixer; si può anche cliccare e trascinare direttamente i dispositivi nel rack o eseguire un doppio-click del mouse su un dispositivo nell’elenco per inserirlo nel rack. D Le tracce sequencer non sono create automaticamente per nuovi dispositivi mixer (o effetto). Per ora c’è solo una traccia sequencer denominata “Transport” che è sempre presente nel sequencer.
Preferenza “Load Default Sound for New Devices” Nella pagina General della finestra Preferences è possibile stabilire se i nuovi dispositivi si devono aprire con una patch di default o meno. In questo manuale si presume che l’opzione “Load Default Sound for New Devices” sia attiva (modalità di default). Selezionare una patch Le patch si caricano dal browser Patch. Per selezionare una patch procedere come segue: 1. Cliccare sul pulsante cartella Browse Patch nel pannello di Subtractor.
D Una volta selezionata una patch in questo modo, si possono scorrere le patch nella stessa cartella cliccando sui pulsanti freccia accanto al display patch. Altrimenti cliccare nel display con il nome della patch per aprire un menu contestuale con tutte le patch nella cartella. Il browser ricorderà questa destinazione la volta successiva che si apre la finestra Patch Browser per questa istanza dello Strumento. D La procedura di base per ricerca e selezione patch è uguale per tutti i dispositivi Strumento.
6. Con la manopola “Dry/Wet” si regola l’equilibrio tra il segnale diretto (Dry) e quello dell’effetto (Wet). Applichiamo ora lo stesso effetto, ma in Send: 1. Eliminare il dispositivo Unison appena creato selezionandolo nel rack (cliccare da qualche parte nel pannello per selezionarlo) e premere il tasto [Backspace] sulla tastiera del computer. L’effetto è eliminato e il routing del cavo torna ad essere quello che era prima della creazione dell’effetto.
52 TUTORIAL 2 - PLAYING DEVICES AND SELECTING SOUND
6 D Tutorial 3 - Creating a drum pattern
Creare un pattern ritmico Questo tutorial descrive la creazione di un pattern ritmico con il dispositivo Redrum; se è stata lasciata aperta la song del tutorial precedente si può scavalcare il punto 1.. 1. Selezionare “New” dal menu File. Si apre una nuova song che di default è configurata con una patch effetto Combinator denominata “Default Mastering Suite” e un dispositivo mixer. 2. Dalla pagina Device della finestra Tool selezionare “Redrum Drum Computer” e cliccare “Create”.
Una volta selezionata una patch si noterà che nella batteria elettronica in cima ad ogni canale sonoro appare il nome file del campione. Ci possono essere anche impostazioni parametro diverse per i vari suoni percussivi - tutte queste impostazioni fanno parte di una patch Redrum. Canali sonori percussivi Patch selezionata 5. Provare i suoni cliccando sui pulsanti d’ascolto situati in cima ad ogni canale sonoro percussivo. Ora iniziamo a costruire un pattern.
8. Cliccare sul primo pulsante Step (indicato dal numero 1). Il pulsante s’illumina indicando un beat percussivo. A questo punto, si sentirà il suono percussivo selezionato sul primo movimento di ogni misura. 9. Aggiungere altri beat percussivi cliccando su altri pulsanti Step. Cliccando su un pulsante Step illuminato si rimuove il beat dallo step corrispondente. ✪ Si possono aggiungere beat di diversa forza (livello di velocity) regolando il selettore Dynamic.
7 D Tutorial 4 - Recording a bass line
Presentazione tutorial Questo tutorial descrive le seguenti procedure di base: • • • Come cercare un tipo di patch particolare. Come registrare le note nel sequencer. Come copiare una clip nel sequencer. D Questo tutorial presume che siano stati seguiti i tutorial precedenti.
2. Doppio-click del mouse sulla cartella “Bass” per aprirla. Questa cartella contiene altre 3 sotto-categorie: Acoustic Bass, Electric Bass e Synth Bass. 3. Aprire la cartella “Synth Bass”. Come si può vedere, ora il browser non visualizza solo le patch Subtractor (.zyp) ma patch di molti dispositivi diversi. Per esempio, le patch con estensione “.cmb” sono Combinator, quelle “.xwv” sono patch Malström, ecc.. 4. Spostare la finestra browser in modo da vedere parte del rack. 5.
Registrare le note nel sequencer Aggiungiamo ora una linea di basso al pattern di Redrum registrando le note nel sequencer. 1. Selezionare la traccia del dispositivo synth bass nella track list del sequencer. Ha automaticamente l’ingresso Master Keyboard (indicato dal simbolo tastiera sotto l’icona dispositivo). 2. Avviare la riproduzione dal pannello di trasporto. Il pattern ritmico di Redrum inizia a suonare e si ripete fino a quando si rimane in modalità Play. 3.
6. Cliccare Stop sul pannello di trasporto fino a quando il cursore di posizione della song è all’inizio della song stessa (1.1.1. 0). La prima volta che si clicca Stop, il cursore di posizione della song si ferma alla posizione corrente. Al secondo click del mouse il cursore si sposta alla posizione in cui si trovava l’ultima volta che è stata avviata la riproduzione (potrebbe essere all’inizio della song); al terzo click del mouse il cursore si colloca all’inizio della song.
Si può regsitrare un nuovo take (per migliorare l’esecuzione o semplicemente perchè è stato fatto uno sbaglio). E’ possibile farlo in vari modi che sono descritti in seguito. Tracce, clip, corsie e take di registrazione Un dispositivo di Reason può avere solo una traccia nel sequencer e una traccia può avere un numero qualsiasi di corsie.
Funzione Quantize E’ possibile quantizzare le note registrate per “sistemare” l’esecuzione. Il menu a tendina Quantize si trova nella pagina Tools della finestra Tool The Quantize pop-up menu. 1. Assicurarsi che nella finestra sequencer principale sia selezionata la clip contenente la linea di basso. Cliccare sulla clip in modo che appaiano delle “maniglie” freccia nere alle estremità della clip. 2. Cliccare sulla pagina “Tools” nella finestra Tool.
Copiare e incollare una clip nel sequencer A questo punto si hanno quattro misure di una linea di basso contenute in una clip nel sequencer. Sebbene ora la clip si ripeta all’infinito, non è usuale avere il sequencer che esegue un loop di sole quattro misure, poichè anche altre tracce che si aggiungono in seguito eseguiranno un loop di quattro misure (cosa un pò restrittiva). La soluzione è copiare e incollare la clip in modo che si ripeta per una certa durata prestabilita. Procedere come segue: 1.
8 D Tutorial 5 - Adding a REX loop
Presentazione tutorial ! Questo tutorial è una continuazione dei tutorial precedenti. Esso descrive le seguenti operazioni: • • Come aggiungere un loop Rex. Come regolare i parametri dell’intero loop e di singoli “slice”. Aggiungere un loop REX Loop REX Questo tutorial spiega come aggiungere un loop REX a una song esistente. I loop REX si creano in ReCycle, un’altra applicazione Propellerhead, ma ci sono partiture di loop già pronte da usare in Factory Soundbank.
5. Aprire la cartella di uno strumento percussivo a piacere e selezionare uno dei loop che contiene. Ascoltare i vari loop nella cartella selezionandoli. 6. Una volta trovato il loop desiderato cliccare OK per chiudere il browser. Il loop selezionato continua a suonare e il display al centro del pannello di Dr. Rex mostra la forma d’onda con i singoli slice presenti nel loop. 7. Cliccare di nuovo sul pulsante Preview per fermare l’anteprima del loop. 8.
Regolare i parametri Dr. Rex Il loop si può regolare in molti modi usando i parametri Dr. Rex; ecco alcuni esempi: D Mentre il loop è in riproduzione provare a regolare il parametro Filter Frequency. Abbassando la frequenza il loop è modellato da un filtro low pass (di default); aumentando il valore del cursore di risonanza (Res) si ottiene un suono filtrato più incisivo e tagliente.
9 D Tutorial 6 - Adding an arpeggio
Presentazione tutorial Quest’ultimo tutorial descrive le seguenti operazioni: D Come creare i pattern d’arpeggio usando RPG-8. D Come automatizzare un parametro - vedere a page 72. Questo tutorial è una continuazione di quelli precedenti. Aggiungere un arpeggio L’arpeggiatore RPG-8 è un dispositivo che genera pattern (arpeggi) dalle note; deve essere collegato a un dispositivo Strumento (poichè non genera un suono autonomamente) e si configura come segue: 1.
5. Girare di nuovo il rack e suonare alcuni accordi. Le note nell’accordo suonato sono ora arpeggiate fino a quando si tengono premuti i tasti sulla tastiera. L’arpeggio cambia direttamente se si rilasciano tutte le note e si suona un’altra nota o accordo. Aggiungendo note mentre si tiene premuto un accordo l’arpeggio continua con le note aggiunte. Di default, nei nuovi dispositivi RPG-8 l’arpeggio è in sync con il tempo della song. D Provare a cambiare la modalità dell’arpeggiatore con la manopola Mode.
Automatizzare un parametro L’automazione è un aspetto molto importante di Reason; tutte le variazioni dei parametri, infatti, possono essere registrate e modificate come eventi d’automazione. Nell’esempio che segue registreremo un pò d’automazione per il dispositivo Subtractor corrente usato insieme a RPG-8 (sebbene il concetto di base sia lo stesso per tutti i dispositivi). 1. Assicurarsi che la traccia Subtractor sia selezionata e abbia l’ingresso Master Keyboard. 2.
D Index
A Adding devices 47 Arpeggiator 70 ASIO Driver 8, 16 Audio Card Driver 16 Audio Hardware 8 Audio Output 16 Automating parameters 72 B Browsing for sounds 58 C Computer Requirements 7 Control Surface (Adding) 19 D Default Song 22 Devices About 30 Creating 47 Direct Sound Driver 8, 16 Drum patterns 54 E Effect Devices 50 F Factory Sound Bank 10 K Keyboard (Adding) 19 L Latency 17 Load Default Sound for New Devices 49 Loops (REX) 66 M Master Keyboard Input In Track List 48 Mode 21 MIDI Adding a keyboar
MME Driver 8, 16 O Orkester Sound Bank 10 P Parameter automation 72 Patches 49 Preferences dialog 15 R Reason Factory Sound Bank see Factory Sound Bank Reason Setup Wizard 14 Recording notes 60 Requirements 7 REX loops 66 S Separated Mode 21 Sequencer Overview 28 Recording 60 Song Playing back 42 Selecting a Default Song 22 Sound Bank 10 Standard Mode 21 T To Track 67 Tool window 29 W Windows Multimedia Driver 8 INDEX 75
76 INDEX