User Manual

Editing dettagliato dei PROGRAM: Usare i Filtri
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Con regolazioni elevate la risonanza può essere percepita
come un fischio. Per fare in modo che la risonanza segua
l’intonazione della tastiera consultate “KEY FOLLOW” a
pag. 73 della Guida ai Parametri.
La frequenza di taglio del filtro può essere modulata
usando l’EG, l’LFO, il KEYBOARD TRACKING ed altri
controlli MIDI. Questo è un ottimo sistema per dare
ricchezza timbrica al suono.
Modulare i filtri
Filter EG
Il FILTER EG è un inviluppo multi stadio che può essere
usato per modulare il filtro ed altri parametri del PRO-
GRAM. L’EG viene regolato con il TAB FILTER EG; il modo
in cui agisce sul filtro viene invece controllato dai para-
metri descritti qui di seguito, nel TAB FILTER MODE. Le
regolazioni INTENSITY to A e INTENSITY to B controllano
la quantità di modulazione dell’EG per le frequenze, ri-
spettivamente, dei filtri A e B, prima di altre modulazioni.
Le regolazioni VELOCITY to A e VELOCITY to B vi con-
sentono di usare la dinamica per controllare la quantità
di modulazione dell’EG. Le regolazioni AMS selezionano
una sorgente di modulazione AMS che può controllare
la quantità di modulazione dell’EG applicata ai ltri A
e B. I due filtri condividono una singola sorgente, con
regolazioni di INTENSITY diverse.
Il filtro può anche essere modulato con l’LFO1, l’LFO2
e l’LFO COMMON. Tra le altre cose, la modulazione
dell’LFO sul ltro produce il classico effetto AUTOWHA”.
Il TAB: FILTER LFO MOD, consente di regolare i seguenti
parametri, separatamente per ogni LFO:
INTENSITY TO A E INTENSITY TO B, specificano
quanto l’LFO modifichi il timbro.
JS-Y INTENSITY TO A E JS-Y INTENSITY TO B,
determinano la profondità dell’effetto WHA prodotto
dall’LFO quando il JOYSTICK viene spostato indietro, o
quando viene ricevuto un MIDI CC#2.
La regolazione AMS seleziona una sorgente di modula-
zione per controllare la quantità di LFO applicata ai ltri
A e B. I due filtri condividono una singola sorgente, con
regolazioni di INTENSITY diverse. Per esempio se AMS
è regolato su AFTERTOUCH, applicando una pressione
sulla tastiera viene prodotto un effetto “AUTOWHA”.
LFO Modulation
Il suono di molti strumenti acustici diventa più brillan-
te salendo verso le sue più acute. Il KEYBOARD TRA-
CKING ricrea questo effetto, incrementando il taglio di
frequenza del filtro passabasso mano a mano che le
note si fanno più acute. Normalmente una certa quanti-
di KEY TRACKING è necessaria a mantenere il timbro
costante in tutta la sua estensione. Il KEYBOARD TRA-
CKING di KRONOS può essere molto più complesso in
quanto permette di creare diverse velocità di variazio-
ne su quattro diverse aree della tastiera. Per esempio è
possibile:
Far aumentare molto rapidamente il taglio di frequen-
za del ltro su metà della tastiera e poi aprire più lenta-
mente o non aprire del tutto nelle ottave più acute.
• Far aumentare il taglio di frequenza sulle note gravi.
Creare variazioni radicali in certe note per simulare
uno SPLIT.
Keyboard Track
Il KEYBOARD TRACKING crea quattro RAMPS, o SLO-
PES (rampe o pendenze), tra cinque tasti della tastiera.
I BOTTOM e TOP KEYS sono ssati al tasto più basso e
più acuto dell’estensione MIDI. Potete regolare tra questi
due, altri tre tasti chiamati rispettivamente LOW BREAK,
CENTER ed HIGH BREAK. I quattro valori RAMP control-
lano la velocità di variazione tra ogni coppia di tasti. Per
esempio: se LOW CENTER RAMP è regolato su 0, il va-
lore rimarrà lo stesso tra il tasto LOW BREAK ed il tasto
CENTER. Potete pensare al risultato come a due porte
incernierate insieme al centro. Al tasto CENTER (la cer-
niera) il KEYBOARD TRACKING non ha alcun effetto. Le
due porte si aprono da questo punto centrale creando
variazioni nella regione bassa, ed acuta della tastiera.
Come funziona il KEY TRACK: KEYS e RAMPS