HP Designjet Z6100 Printer Series - User Guide
Informazioni sul colore
Il mondo circostante è immerso nel colore. Il colore è in primo luogo soltanto un aspetto di come le
persone percepiscono l'ambiente ed è pertanto soggettivo. Le nostre esperienze relative al colore sono
strettamente collegate all'attività cerebrale che si attiva grazie a segnali inviati dalla vista. Questi segnali
vengono sottoposti a una complessa sequenza di fasi di elaborazione strettamente collegate che
rendono tutt'altro che diretta la relazione tra ciò che viene emesso dalla vista e ciò che prova lo
spettatore. I segnali inviati dalla vista dipendono da cellule sensibili alla luce che risiedono nella parte
posteriore degli occhi e che appartengono a tre tipi, ciascuno dei quali sensibili alle radiazioni
elettromagnetiche di proprietà fisiche diverse (lunghezze d'onda). Queste radiazioni elettromagnetiche
sono note come luce e gli oggetti hanno determinati colori per il modo in cui questi interagiscono con
la luce, ovvero mediante emissione, riflessione, assorbimento, trasmissione, diffusione e così via.
Le esperienze personali relative al colore sono influenzate anche dalle esperienze e dai ricordi
precedenti e dal modo in cui si convertono tali esperienze in linguaggio. Sul modo in cui si vede una
determinata visualizzazione o si stampa una parte essenziale dei colori che si vedranno, influiscono
infine anche i fattori ambientali, come i cambi di illuminazione, il contenuto delle scene o la vicinanza di
altri colori influiscono. Le differenze in tutti questi aspetti (dalle differenze fisiologiche tra le persone, alle
differenze che riguardano le relative esperienze, i ricordi e le tendenza linguistiche) possono dare come
risultato un modo diverso di parlare dei colori anche in risposta alla stessa luce riflessa da un singolo
oggetto. Vi sono tuttavia molte somiglianze nel modo in cui le persone percepiscono il colore. Quando
il processo viene realizzato in modo accurato, è possibile arrivare a giudizi molto specifici riguardo al
colore con i quali anche altre persone saranno d'accordo. In conclusione si può dire che il colore è il
risultato dell'interazione tra la luce, gli oggetti e uno spettatore, caratteristica che lo rende un fenomeno
molto complesso e altamente soggettivo.
Il problema: il colore nel mondo dei computer
Dispositivi di elaborazione delle immagini a colori come stampanti, schermi, proiettori e televisioni
creano colori utilizzando metodi e materiali (coloranti) diversi. Gli schermi, ad esempio, utilizzano
coloranti che emettono luce rossa (lunghezza d'onda lunga), verde (lunghezza d'onda media) e blu
(lunghezza d'onda corta). Per ottenere il colore bianco è necessario l'utilizzo di tutti e tre i coloranti,
mentre per ottenere il colore nero è necessario che non ne venga utilizzato alcuno, ovvero che non
venga emessa luce. I dispositivi che utilizzano coloranti che emettono luce sono noti come additivi, dato
che la luce proveniente da tali dispositivi viene sommata prima di arrivare agli occhi di chi osserva. Le
stampanti, al contrario, utilizzano materiali che assorbono parti della luce che riflettono. Esse sono dette
sottrattive. Per le stampe comuni vengono utilizzati gli inchiostri ciano (che assorbe il rosso), magenta
(che assorbe il verde) e giallo (che assorbe blu), oltre a un ulteriore inchiostro nero che assorbe la luce
a tutte le lunghezze d'onda. Per ottenere il bianco con una stampante non deve essere assorbita la luce
che illumina un pezzo di carta e per ottenere il nero, tutti gli inchiostri devono essere utilizzati per
assorbire tutta la luce presente.
114 Capitolo 7 Gestione dei colori ITWW
Gestione dei colori