Guida dell'utente di Dell Lifecycle Controller Integration versione 3.
Messaggi di N.B., Attenzione e Avvertenza N.B.: Un messaggio di N.B. indica informazioni importanti che contribuiscono a migliorare l'utilizzo del computer. ATTENZIONE: Un messaggio di ATTENZIONE indica un danno potenziale all'hardware o la perdita di dati, e spiega come evitare il problema. AVVERTENZA: Un messaggio di AVVERTENZA indica un rischio di danni materiali, lesioni personali o morte. Copyright © 2009 - 2015 Dell Inc. Tutti i diritti riservati.
Sommario 1 Introduzione a Dell Lifecycle Controller Integration (DLCI) per Microsoft System Center Configuration Manager.............................................8 Novità in questa versione......................................................................................................................8 Funzioni e funzionalità esistenti............................................................................................................9 Sistemi operativi supportati.............................
Licenze per DLCI................................................................................................................................. 23 Dell Deployment ToolKit.....................................................................................................................23 File CAB dei driver Dell........................................................................................................................24 Importazione dei file CAB dei driver Dell................................
Impostazione di un percorso di condivisione predefinito per i supporti di avvio del Lifecycle Controller.......................................................................................................................44 Configurazione dell'hardware e distribuzione del sistema operativo...............................................44 Distribuzione dei sistemi operativi................................................................................................
Configurazione delle schede........................................................................................................ 72 Configurazione dei parametri di NIC e iSCSI............................................................................... 73 Modifica di un profilo NIC o CNA................................................................................................. 74 Configurazione delle schede HBA FC per un sistema.....................................................................
Problema 15...................................................................................................................................92 Problema 16...................................................................................................................................92 Problema 17...................................................................................................................................92 Problema 18..................................................................
Introduzione a Dell Lifecycle Controller Integration (DLCI) per Microsoft System Center Configuration Manager 1 Dell Lifecycle Controller Integration (DLCI) per Microsoft System Center Configuration Manager (Configuration Manager) consente agli amministratori di utilizzare al meglio le funzionalità di abilitazione remota di Dell Lifecycle Controller, disponibile come parte dell'Integrated Dell Remote Access Controller (iDRAC).
Nuova funzione Descrizione Controller (iDRAC, Controller di accesso remoto integrato Dell) con Lifecycle Controller (LC). Supporto per la visualizzazione e configurazione Consente di creare l'inventario e configurare le delle schede bus host (HBA) Fibre Channel (FC) per schede HBA FC. i server Supporto per la configurazione degli attributi di avvio della rete di archiviazione (SAN) Consente di configurare gli attributi di avvio della SAN.
Funzione Funzionalità Distribuzione delle immagini personalizzate utilizzando file CAB dei driver Dell È possibile creare e distribuire immagini personalizzate nei Dell Enterprise Server. Per ulteriori informazioni, consultare Aggiunta di pacchetti di driver Dell. Ripristino piattaforma È possibile ripristinare un profilo per un sistema o una raccolta che include: • • • La pianificazione di un backup e l'esportazione dei profili di sistema in una condivisione/vFlash esterna.
Funzione Funzionalità Per ulteriori informazioni, consultare Configurazione dei profili dell'iDRAC per un sistema. Connessione all'FTP Dell per gli aggiornamenti del firmware È ora possibile connettersi al sito FTP ed effettuare le operazioni seguenti: • • • • Scaricare gli aggiornamenti del firmware per un sistema o una raccolta. Determinare lo stato del firmware se il firmware della raccolta è conforme o ha bisogno di un aggiornamento.
Funzione Funzionalità Utilità Visualizzatore sistema Questa funzione consente di configurare singoli sistemi utilizzando le funzionalità di abilitazione remota di DLCI. Per ulteriori informazioni, consultare Uso dell'utilità Visualizzatore sistema. Utilità di configurazione Questa funzione consente di configurare una raccolta di sistemi utilizzando le funzionalità di abilitazione remota di Lifecycle Controller. Per ulteriori informazioni, consultare Uso dell'utilità di configurazione.
matrice di supporto visualizzare i sistemi di destinazione supportati da Unified Server Configurator – Lifecycle Controller abilitato. Matrice di compatibilità dell'Ambiente preinstallazione di Windows (WinPE) La tabella seguente elenca i sistemi operativi che possono essere distribuiti da DLCI per Configuration Manager e i loro rispettivi ambienti WinPE. Tabella 3. Sistemi operativi compatibili per WinPE Configuration Manager Versione WinPE Sistema operativo Configuration Manager 2012 SP2 5.
Scenari dei casi di utilizzo 2 Questa sezione descrive i tipici casi di utilizzo e le attività che è possibile eseguire con DLCI per Microsoft System Center Configuration Manager (Configuration Manager). Prerequisiti comuni Prima di iniziare a lavorare sugli scenari utente, si consiglia di completare i seguenti prerequisiti.
5. (Facoltativo) Modificare la sequenza di avvio del BIOS o UEFI e la sequenza di unità disco rigido. Per ulteriori informazioni, consultare Modifica della sequenza di avvio del BIOS o UEFI e della sequenza di unità disco rigido. 6. Salvare il profilo come un file .XML in qualsiasi percorso di cartella nel sistema locale.
Prerequisiti • Prerequisiti comuni • Controller RAID e firmware che supporta la gestione chiavi locale La procedura che segue delinea la sequenza del flusso di lavoro: 1. Avviare l'utilità Visualizzatore sistema della Console di Configuration Manager per un dato sistema. Per ulteriori informazioni, consultare Utilità Visualizzatore di sistema. 2. Selezionare Configurazione RAID nell'utilità Visualizzatore sistema per caricare la configurazione RAID del sistema.
5. Applicare i profili HBA FC e gli attributi di avvio della SAN FC ad una raccolta. Per ulteriori informazioni, consultare Applicazione dei profili HBA FC e degli attributi di avvio della SAN FC ad una raccolta. 6. Configurare o modificare i profili RAID. Per ulteriori informazioni, consultare Configurazione del RAID. 7. Applicare i profili NIC/CNA alla raccolta. Per ulteriori informazioni, consultare Applicazione di un profilo NIC o CNA ad una raccolta. 8. Applicare i profili iDRAC alla raccolta.
Per ulteriori informazioni sulla reimpostazione di iDRAC o l'annullamento dei servizi di sistema, consultare la Guida dell'utente ai servizi remoti di Dell Lifecycle Controller disponibile all'indirizzo dell.com/support/home. • Se è stato pianificato il backup, non pianificare eventuali altri processi di servizi remoti, quali aggiornamenti del BIOS o configurazione RAID sui sistemi di destinazione. • Assicurarsi che il file di immagine di backup non sia manomesso, né durante l'esportazione né dopo.
• Durante l'importazione, operazioni quali aggiornamento del firmware, distribuzione del sistema operativo e del configurazioni del firmware non sono in esecuzione. • Dopo la distribuzione del sistema operativo usando Lifecycle Controller, l'OEMDRV è aperto per 18 ore. Nel caso in cui sia necessario eseguire le operazioni come aggiornamento, configurazione o importazione dopo la distribuzione del sistema operativo, rimuovere la partizione dell'OEMDRV.
Flusso di lavoro per visualizzare ed esportare i registri del Lifecycle Controller Informazioni su questa attività La procedura che segue delinea la sequenza del flusso di lavoro: Procedura 1. Per visualizzare i registri del Lifecycle Controller di un singolo sistema di destinazione, avviare l'utilità Visualizzatore sistema. Per visualizzare i registri del Lifecycle Controller di una raccolta di sistemi, avviare l'Utilità di configurazione.
Gestione dei profili Fibre Channel È possibile configurare diversi attributi delle schede bus host (HBA) Fibre Channel (FC) presenti nel sistema e salvarli in un profilo. È possibile creare e modificare i profili HBA FC utilizzando l'utilità Visualizzatore sistema e applicarli quando si sta distribuendo il sistema operativo ad una raccolta di sistemi nella Console di Configuration Manager. Prerequisiti Per ulteriori informazioni, consultare Prerequisiti comuni.
4. 22 Avviare il Visualizzatore attività per visualizzare lo stato delle attività completate. Per ulteriori informazioni, consultare Visualizzatore attività.
Uso di Dell Lifecycle Controller Integration 3 In questo capitolo sono illustrate le varie operazioni che è possibile eseguire dopo l'installazione di DLCI in Configuration Manager. Prima di cominciare a utilizzare DLCI per Configuration Manager, assicurarsi che il sistema di destinazione sia rilevato automaticamente e presente nella raccolta di Tutti i server Dell Lifecycle Controller nella Console di Configuration Manager.
un'installazione basata su script e basata su RPM per distribuire in modo affidabile un elevato numero di sistemi in un ambiente pre-sistema operativo, senza dover modificare gli attuali processi di distribuzione. Utilizzando DTK è possibile installare i sistemi operativi nei sistemi Dell in modalità BIOS o Unified Extensible Firmware Interface (UEFI). N.B.: Se le cartelle contenenti i driver di avvio essenziali non sono presenti, la procedura guidata visualizzerà un messaggio di errore.
Viene visualizzata la schermata della Configurazione guidata dei driver WinPE DLCI. Se è presente un pacchetto di file CAB esistente nel server, la versione del file CAB, la versione di Windows PE e l'architettura vengono visualizzate nella sezione Selezione CAB per l'importazione. 4. Fare clic su Sfoglia e individuare il file zip autoestraente del file CAB scaricato. Fare clic su Avanti.
N.B.: È possibile visualizzare i dettagli di configurazione DTK solo utilizzando Importa CAB dei driver DLCI Dell. Configurazione dei sistemi di destinazione DLCI per Configuration Manager supporta solo i sistemi yx1x e versioni successive. Per ciascun sistema all'interno della raccolta, abilitare Raccogli inventario di sistema al riavvio (CSIOR) nelle impostazioni iDRAC. N.B.: Nel formato nome dei server yx1x; y indica le lettere dell'alfabeto, ad esempio M, R o T; e x indica i numeri.
N.B.: – DLCI per Configuration Manager non supporta il rilevamento automatico di sistemi modulari con FlexAddress. – Le raccolte duplicate possono essere create quando le operazioni di rilevamento automatico e di importazione di server Dell vengono eseguite simultaneamente. Si consiglia di eliminare le raccolte DLCI duplicate.
Procedura 1. Nel riquadro sinistro, selezionare Raccolta software → Panoramica→Sistemi operativi → Pacchetti driver. 2. Fare clic con il pulsante destro del mouse su Pacchetti driver, selezionare Pacchetto driver server DLCI → Importa pacchetto driver server DLCI Dell. Viene visualizzata l'importazione guidata dei pacchetti di driver per server Dell DLCI che richiede il percorso del Systems Management DVD. N.B.: Se si è scaricata un'immagine ISO, creare un disco fisico o montarla in un'unità virtuale. 3.
Procedura 1. Avviare Console di Configuration Manager. Viene visualizzata la schermata Console di Configuration Manager. 2. Nel riquadro a sinistra, selezionare Raccolta software → Panoramica → Sistemi operativi → Sequenze attività. 3. Fare clic con il pulsante destro del mouse su Sequenze attività, quindi fare clic su Distribuzione server DLCI → Creare modello di distribuzione del server DLCI. Viene visualizzata la Creazione guidata della sequenza attività di distribuzione del server DLCI. 4.
3. Fare clic con il pulsante destro del mouse sulla sequenza di attività che si desidera modificare e fare clic su Modifica. Viene visualizzata la finestra Editor della sequenza attività. 4. Fare clic su Aggiungi → Distribuzione Dell → Applica i driver da Dell Lifecycle Controller. Viene caricata l'azione personalizzata per la distribuzione dei server Dell. Ora è possibile apportare modifiche alla sequenza di attività. N.B.
5. Fare clic su Applica. N.B.: Dopo la distribuzione del sistema operativo, assicurarsi che il driver di archiviazione di massa installato sia lo stesso di quello specificato nella sequenza di attività. Se si individuano eventuali differenze, aggiornare il driver manualmente. Distribuzione di una sequenza di attività Dopo aver salvato la sequenza di attività, assegnarla alla raccolta di server distribuendola. Per la procedura per distribuire una sequenza di attività, visitare www.technet.microsoft.
Utilità Visualizzatore di sistema L'utilità Visualizzatore sistema consente di eseguire diverse operazioni dal sistema di origine in un'unica destinazione rilevata in Tutti i server Dell Lifecycle Controller nella Console di Configuration Manager. Questa utilità funziona in una relazione di tipo uno-a-uno ed è possibile eseguire le operazioni nei sistemi di destinazione uno alla volta.
1. In Configuration Manager 2012 SP2, Configuration Manager 2012 R2 SP1, Configuration Manager 2012 R2, Configuration Manager 2012 SP1 o Configuration Manager 2012, in Raccolte dispositivi, fare clic con il pulsante destro del mouse su Tutti i server Dell Lifecycle Controller e selezionare Dell Lifecycle Controller → Avvia utilità di configurazione. N.B.: È possibile avviare l'utilità di configurazione per ogni raccolta. 2.
Avvio della console del controller di accesso remoto integrato Dell dal visualizzatore attività Informazioni su questa attività Per avviare la console iDRAC dal Visualizzatore attività: Procedura 1. Avviare il Visualizzatore attività facendo clic sull'icona Dell nella barra delle applicazioni. Questa icona viene visualizzata quando si sta distribuendo il sistema operativo nei sistemi Dell o si stanno applicando gli aggiornamenti del firmware nei sistemi o si stanno effettuando le due azioni.
Pulsante Azione consiglia di non chiudere il Visualizzatore attività quando si vi sono ancora attività in esecuzione. Deselezione completata Fare clic per deselezionare tutte le attività completate o in errore dalla griglia. Esporta coda Fare clic per esportare lo stato corrente delle attività in Visualizzatore attività in un file .CSV. È possibile utilizzare il file .CSV per visualizzare il riepilogo del numero totale di attività di DLCI che sono in esecuzione.
Sistemi di preautorizzazione per il rilevamento automatico Questa opzione di sicurezza controlla il numero di servizio del sistema da individuare contro un elenco di numero di servizio autorizzati importati. Per importare i numero di servizio autorizzati, creare un file contenente un elenco separato da virgole di numero di servizio e importare il file eseguendo il seguente comando: C:\Program Files (x86)\Dell\DPS\ProvisionWS\bin\import.exe -add [file_with_comma_delimited_service_tags].
Quando viene creato un controller, in una condizione variabile predefinita, vengono creati arrai e dischi per garantire una configurazione valida. È possibile scegliere di lasciare il controller non configurato con dischi impostati su Non RAID. In alternativa, è possibile aggiungere array o eseguire altre azioni.
server, nonché i dischi collegati a ciascun controller. Quindi, tenta di trovare la corrispondenza tra la configurazione fisica che l'utilità ha rilevato e le configurazioni logiche definite nelle regole di configurazione. Queste regole di configurazione dell'array vengono definite utilizzando un layout grafico e logico che consente di visualizzare come i controller dell'array saranno configurati.
Procedura 1. Selezionare il controller e fare clic su Controller → Elimina controller . Viene visualizzato un avviso che comunica che tutti gli array e i dischi collegati verranno eliminati. 2. Fare clic su Sì per eliminare o No per annullare l'operazione. N.B.: È necessario almeno un controller nel server. Se è presente un solo controller e si elimina, viene visualizzato un messaggio che informa che il controller predefinito è stato inserito perché l'ultimo controller è stato eliminato.
Procedura 1. Selezionare la condizione variabile e fare clic su Variabili→ Elimina condizione variabile. Viene visualizzato un messaggio che comunica che tutti gli array e i dischi collegati verranno eliminati. 2. Fare clic su Sì per eliminare o No per annullare l'operazione. Array I nodi di array includono sia gli array RAID che i gruppi di dischi non RAID che sono indicati da icone diverse per gli array RAID e i dischi non RAID.
impostazione predefinita, viene creata una singola unità logica per tutti i nuovi array ed è impostata in modo da utilizzare tutto lo spazio disponibile. Quando vengono definite unità logiche di dimensioni specifiche, l'unità logica che usa tutto lo spazio rimanente consumerà qualsiasi spazio rimanente dopo che altre unità logiche avranno allocato il proprio spazio sull'array. N.B.
possono essere aggiunti o rimossi dal controller, possono solo essere spostati da un array all'altro (o al gruppo non RAID). Se il controller specifica un numero minimo di dischi, è possibile aggiungere o rimuovere i dischi, ma non è possibile rimuovere i dischi scendendo sotto il limite inferiore della configurazione del controller. Aggiunta di un nuovo disco Per aggiungere un nuovo disco ad un array, selezionare l'array e fare clic su Dischi → Nuovo disco.
Uso dell'utilità di configurazione 4 Questa sezione descrive le varie operazioni che è possibile eseguire con l'Utilità di configurazione di Dell Lifecycle Controller. È possibile usare l'Utilità di configurazione dalla Console di Configuration Manager per: • • • • • • • • Creare un nuovo supporto di avvio di Lifecycle Controller per distribuire i sistemi operativi in remoto. Per ulteriori informazioni, consultare Creazione di un supporto di avvio di Lifecycle Controller.
Procedura 1. In Configuration Manager 2012, sotto Raccolte dispositivi, fare clic con il pulsante destro del mouse su Tutti i server Dell Lifecycle Controller e selezionare Dell Lifecycle Controller → Avvia utilità di configurazione. N.B.: È possibile avviare l'Utilità di configurazione per ogni raccolta. 2. Nella finestra Utilità di configurazione di Dell Lifecycle Controller, selezionare Crea nuovo supporto di avvio di Lifecycle Controller nel riquadro sinistro. 3.
• Consente di esportare i profili di sistema prima e/o dopo la configurazione dell'hardware. • Consente di selezionare l'annuncio e il sistema operativo da distribuire. • Consente di selezionare il supporto di avvio per distribuire il sistema operativo. Distribuzione dei sistemi operativi È possibile distribuire i sistemi operativi Windows e non Windows in una raccolta e la distribuzione del sistema operativo è supportata solo per distribuire sistemi operativi in più server.
• @large-systems • @network-file-system-client • @performance • @perl-runtime • @server-platform • @server-policy • pax • python-dmidecode • oddjob • sgpio • certmonger • pam_krb5 • krb5-workstation • perl-DBD-SQLite Per la distribuzione di ESXi, utilizzare l'ISO Dell personalizzata disponibile all'indirizzo dell.com/support/ home. Fornire la condivisione ISO in una condivisione NFS. Questa condivisione viene utilizzata da DLCI per estrarre l'ISO e creare un'ISO personalizzata.
fare clic con il pulsante destro del mouse sulle raccolte Dell appropriate e selezionare Dell Lifecycle Controller → Avvia utilità di configurazione. 2. Dall'Utilità di configurazione di Dell Lifecycle Controller, selezionare Configurazione hardware e distribuzione del sistema operativo. 3. Fare clic su Avanti. 4. Selezionare Aggiorna firmware da un archivio Dell se si desidera aggiornare il firmware nella raccolta.
• Per distribuire i sistemi operativi Windows: selezionare Sistema operativo Windows, quindi selezionare l'annuncio per annunciare la sequenza di attività alla raccolta, e il sistema operativo per la distribuzione nella raccolta. • Per distribuire sistemi operativi non Windows: selezionare Sistema operativo non Windows, selezionare il sistema operativo, fornire i dettagli, quindi fare clic su Avanti.
Procedura 1. Selezionare una delle seguenti opzioni: • Catalogo Dell PDK - per specificare un catalogo Dell PDK che è possibile utilizzare per confrontare l'inventario del firmware. Per specificare un catalogo di PDK, eseguire le operazioni seguenti: – Fare clic su Sfoglia per passare al percorso in cui è stato salvato il file del catalogo. Accertarsi che il catalogo si trovi in una condivisione CIFS che sia accessibile dal Dell Lifecycle Controller del sistema.
Applicazione di un profilo NIC o CNA ad una raccolta Informazioni su questa attività N.B.: Nell'Utilità di configurazione, se si applica un valore di attributo, il valore di attributo dipendente non è selezionato. Per le CNA supportate fare riferimento alla documentazione del Lifecycle Controller. Per configurare le schede di rete e applicare un profilo NIC/CNA ad una raccolta: Procedura 1. Fare clic su Sfoglia e selezionare il profilo NIC/CNA che è stato creato utilizzando l'utilità Visualizzatore sistema.
S. n. Impostazione server di destinazione Impostazioni del profilo Cosa è applicato corrispondenza tra l'impostazione del profilo e l'impostazione del server di destinazione. 6. 4. NIC partizione quad a doppia porta NIC partizione quad a doppia porta Partizione quad a doppia porta Fare clic su Avanti per applicare un profilo iDRAC. N.B.: Se si è verificato un errore durante l'applicazione un profilo NIC/CNA, il processo di distribuzione del sistema operativo passa alla fase successiva.
S. n. Sistema di destinazione Impostazione del profilo della porta della scheda FC Cosa è applicato scheda FC e tali impostazioni sono applicate alle porte delle schede corrispondenti. 3 Più di una porta della scheda È configurata una porta Ciascuna porta della della scheda scheda nel sistema di destinazione viene confrontata con il profilo della porta della scheda FC e, se corrispondono, il profilo viene applicato alla porta della scheda. N.B.
Applicazione degli attributi di avvio della SAN FC ad una raccolta Informazioni su questa attività Per applicare gli attributi di avvio della SAN FC ad una raccolta, seguire la seguente procedura: Procedura 1. Fare clic su Sfoglia per passare al percorso in cui è stato salvato il file CSV creato in un editor CSV. Questo profilo viene applicato durante il processo di configurazione dell'hardware. Per ulteriori informazioni sulla creazione dei file CSV, consultare Creazione di un file CSV. 2.
Tabella 6. Impostazioni del profilo iDRAC S. n. Server di destinazione Impostazioni del profilo Cosa è applicabile 1. Sistemi rack e tower Tutti e quattro i tipi di attributi sono configurati. Tutti gli attributi del profilo iDRAC. 2. Sistemi blade Tutti e quattro i tipi di attributi sono configurati. • • • Tutti gli attributi nelle impostazioni dell'IP comune. Tutti gli attributi nelle impostazioni IPv4. Solo attributi di priorità ID vLAN e vLAN dalle impostazioni LAN avanzate. 3.
3. S. n. Server di destinazione Impostazioni del profilo Cosa è applicabile 9. Sistemi rack, tower o blade Configurazione IPv4 dove l'intervallo di IP specificato è inferiore al numero di sistemi. Niente viene applicato e viene visualizzato un errore nel flusso di lavoro di distribuzione del sistema operativo. 10. Sistemi rack, tower o blade avviati dall'Unified Server Configurator Tutti e quattro i tipi di attributi sono configurati. Tutti gli attributi applicabili ai sistemi.
Fasi successive Per ripristinare i file di backup o i profili di sistema, usare l'opzione Ripristino della piattaforma per un sistema nel Visualizzatore sistema per importare un profilo di sistema o l'opzione Ripristino della piattaforma per una raccolta per l'Utilità di configurazione per importare i profili di sistema in una raccolta.
• 5. 6. Criticità - visualizza lo stato del firmware e indica se il firmware della raccolta è conforme, o ha bisogno di un aggiornamento. Fare clic su Copia negli Appunti per copiare le informazioni negli appunti, oppure fare clic su Esporta in CSV per esportare le informazioni in formato valori separati da virgola. Selezionare i sistemi che si desidera aggiornare con firmware più recente e fare clic su Avanti. Questa schermata visualizza l'avanzamento del download del firmware. 7.
fare clic con il pulsante destro del mouse su Tutti i server Dell Lifecycle Controller e selezionare Dell Lifecycle Controller → Avvia utilità di configurazione. 2. 3. Nel riquadro a sinistra dell'Utilità di configurazione di Dell Lifecycle Controller, selezionare Credenziali sessione, Verifica comunicazione. Fare clic su Esegui controllo per verificare la comunicazione con l'iDRAC dei sistemi rilevati. Viene visualizzato un elenco di iDRAC rilevati in rete insieme al loro stato di comunicazione. 4.
Per modificare le credenziali in Lifecycle Controller: Procedura 1. In Configuration Manager 2012 SP2, Configuration Manager 2012 R2 SP1, Configuration Manager 2012 R2, Configuration Manager 2012 SP1 o Configuration Manager 2012, in Raccolte dispositivi, fare clic con il pulsante destro del mouse su Tutti i server Dell Lifecycle Controller e selezionare Dell Lifecycle Controller → Avvia utilità di configurazione. 2.
Il nuovo nome utente e le credenziali della password nel database di Configuration Manager sono stati aggiornati. Ripristino della piattaforma per una raccolta È possibile utilizzare questa opzione dell'utilità di configurazione per eseguire le seguenti attività: • Esportare i profili di sistema in una raccolta. Per ulteriori informazioni, consultare Esportazione dei profili di sistema in una raccolta. • Importare i profili di sistema in una raccolta.
3. Seguire dal punto 2 al punto 6 come indicato in Importazione del profilo di sistema. L'elenco dei sistemi per i quali i file di backup esistenti vengono visualizzati in una griglia. 4. Selezionare i sistemi per cui si desidera importare i file di backup e fare clic su Avanti. L'attività viene inviata al Visualizzatore attività. È possibile avviare il Visualizzatore attività per visualizzare lo stato delle attività. N.B.
4. Una volta che il rapporto di confronto viene generato, vengono visualizzati i seguenti colori: • Bianco - indica che il profilo che è stato applicato e il profilo nel sistema di destinazione sono corrispondenti. • Rosso - indica che è presente una mancata corrispondenza nell'applicazione del profilo al sistema di destinazione. • Grigio - indica che il profilo applicato non è configurato o l'attributo è mancante nel sistema di destinazione. Vengono visualizzati anche i seguenti dettagli: 5. 6.
Uso dell'utilità di importazione server 5 In questa sezione vengono descritte le varie attività che è possibile eseguire tramite l'utilità di importazione server. Questa utilità è installata quando si installa DLCI per Configuration Manager. Per informazioni sull'installazione di Dell Lifecycle Controller Integration per Configuration Manager, consultare la Guida all'installazione.
– Nuova riga: 72.16.1.5 4. – Nuova riga: 172.16.1.45 In Nome della raccolta, immettere o digitare il nome della raccolta. Assicurarsi che sia fornito il nome univoco della raccolta. Se si fornisce il nome della raccolta esistente, viene visualizzato un messaggio di errore esiste già. 5. Fare clic su Avanti. Il processo di autenticazione iDRAC verifica le credenziali iDRAC fornite quando si installa DLCI per Configuration Manager per ciascuno degli indirizzi IP iDRAC specificati.
InstallOSVer=Win2K8,CountDisks=4 , CountDisks=4,RAIDController=H700 5. Fare clic su Avanti. La schermata visualizza un rapporto di confronto tra i valori delle variabili già presenti nel sistema e i valori delle variabili presenti nel file .CSV. Vengono visualizzati i seguenti dettagli: • Nome - Il nome del sistema. • Nome variabile - Il nome della variabile. • Valore nel file .CSV - Il valore della variabile nel file .CSV.
Uso dell'utilità Visualizzatore sistema 6 Questo capitolo descrive le operazioni che è possibile eseguire con l'utilità Visualizzatore sistema. È possibile utilizzare l'utilità Visualizzatore sistema per: • Visualizzare e modificare la configurazione dell'hardware. Per ulteriori informazioni, consultare Visualizzazione e modifica della configurazione del BIOS. • Visualizzare e modificare la configurazione RAID. Per ulteriori informazioni, consultare Visualizzazione e configurazione del RAID.
N.B.: • L'applicazione della sequenza di avvio nei sistemi di destinazione funziona solo se i sistemi di destinazione hanno lo stesso, uguale o minore, numero di dispositivi di avvio come appare nel profilo. • In Configuration Manager 2012, la distribuzione del sistema operativo tramite la modalità di avvio UEFI non è supportata. Creazione di un nuovo profilo Informazioni su questa attività Per creare un nuovo profilo: Procedura 1.
3. Nell'Editor degli attributi personalizzati, immettere il nome dell'attributo nel campo Nome dell'attributo. Un valore in questo campo è obbligatorio. 4. Selezionare il tipo di attributo che si desidera aggiungere dall'elenco a discesa Tipo di attributo. Gli attributi sono di tre tipi: • Attributo di enumerazione - Visualizza una casella combinata con valori multipli. Almeno un valore deve essere selezionato. • Attributo di testo - Visualizza i valori di un campo di testo.
N.B.: • Per i server Dell PowerEdge di 13a generazione, è possibile visualizzare solo gli attributi del BIOS e della sequenza di avvio della modalità di avvio attualmente salvata. • Fare clic su Reimposta per reimpostare tutte le modifiche apportate. • Funziona la seguente sequenza di attività: modalità di avvio con sequenza di avvio seguita da una delle attività di configurazione NIC o RAID; facoltativamente inclusa nelle attività di configurazione dell'iDRAC.
N.B.: Per ulteriori informazioni sui diversi parametri che è possibile impostare per gli attributi di cui sopra, consultare la Guida dell'utente di Dell Lifecycle Controller versione 1.6 e Dell Lifecycle Controller 2 versione 1.4.0 disponibili all'indirizzo dell.com/support/home. 5. Fare clic sulla scheda Utenti. La griglia recupera l'elenco di utenti iDRAC dal sistema e li visualizza. 6. È possibile aggiungere un account utente o modificare un account utente esistente.
Configurazione di NIC e CNA per un sistema Questa funzione consente di configurare gli attributi diversi di schede di interfaccia di rete (NIC, Network Interface Card) specifiche o schede di rete convergenti (CNA, Converged Network Adapter) nel sistema e salvarle in un profilo. È possibile creare profili NIC o CNA per un sistema, ma i profili possono essere applicati solo ad una raccolta. Questa funzione consente il partizionamento NIC nella raccolta. Ciascun tipo di NIC è associato a un modello.
Fare clic su OK per continuare il salvataggio del profilo, oppure fare clic su Annulla per configurare tutte le schede. Scansione di una raccolta Informazioni su questa attività È possibile eseguire la scansione di una raccolta e identificare le schede configurate ed elencare i profili NIC o CNA per modificarli. Per eseguire la scansione di una raccolta: Procedura 1. Nell'utilità Visualizzatore sistema, fare clic su Configurazione scheda di rete. 2.
In Personalità e impostazioni, selezionare la personalità rispetto ad ogni partizione e impostare la larghezza di banda minima e massima. È possibile selezionare una delle seguenti opzioni: • NIC • iSCSI • FCoE N.B.: È possibile selezionare le personalità solo per CNA e non per NIC. 7. Fare clic su Impostazioni della porta per configurare i parametri di NIC e iSCSI. Per ulteriori informazioni, consultare Configurazione dei parametri di NIC e iSCSI. 8. Fare clic su OK per salvare le configurazioni.
• ID fornitore DHCP - Specificare l'ID fornitore DHCP in questo campo. Se il campo ID classe fornitore presente nel pacchetto offerta DHCP corrisponde al valore in questo campo, il software host di avvio iSCSI cerca le estensioni di avvio iSCSI richieste. Non è necessario impostare questo valore se l'opzione iSCSI tramite DHCP è disabilitata. • 3.
La porta della scheda è stata ora aggiunta alla schermata Configurazione HBA FC. 5. Nella schermata Configurazione HBA FC, selezionare una porta della scheda e fare clic su Rimuovi per rimuovere eventuali porte delle schede dal profilo. 6. Nella schermata Configurazione HBA FC, selezionare una porta della scheda e fare clic su Configura per configurarla. Viene visualizzata la finestra di dialogo Impostazioni porta, che consente di configurare gli attributi dell'HBA FC.
Confronto e aggiornamento dell'inventario di firmware Informazioni su questa attività Questa funzione consente di visualizzare, confrontare e aggiornare le versioni del firmware attuali per sistemi specifici. Consente inoltre di confrontare le versioni del BIOS e del firmware del sistema con un altro sistema, sito FTP di Dell o contro un catalogo di PDK che è stato scaricato dal sito Web del supporto tecnico di Dell. Per confrontare e aggiornare l'inventario del firmware di un sistema: Procedura 1.
• Stato - visualizza lo stato del firmware e indica se il firmware del sistema è lo stesso o se necessita di un aggiornamento in base all'archivio selezionato. I seguenti sono gli stati del firmware: 5. • Urgente: indica gli aggiornamenti critici che sono usati per risolvere situazioni di sicurezza, prestazioni o break-fix in un componente. • Consigliato: indica le correzioni di bug e i miglioramenti delle funzionalità del prodotto.
aggiornamenti del firmware, eventi modificati per aggiornamenti e configurazione e commenti degli utenti. Per visualizzare i registri di Lifecycle Controller: Procedura 1. Nell'utilità Visualizzatore sistema, selezionare Visualizza i registri di Lifecycle Controller. La schermata Visualizza i registri di Lifecycle Controller visualizza i campi seguenti: 2. • Condivisione esistente- Specificare il percorso UNC o condivisione CIFS in cui si desidera salvare il file nel seguente formato: \\\
Colonna Descrizione Descrizione Il messaggio/descrizione del registro di Lifecycle Controller. Timestamp Indicatore di data/ora di quando il registro di Lifecycle Controller è stato creato. È possibile configurare il numero predefinito dei file di registro che si desidera visualizzare. Si tratta di un'impostazione globale che definisce il numero massimo di registri da visualizzare sulla griglia. Per configurare il numero predefinito dei file di registro: a. Aprire DLCSystemview.exe.
Download e aggiornamento del registro messaggi di 11a e 12a generazione Informazioni su questa attività Si consiglia di chiudere tutte le utilità DLCI come Visualizzatore sistema, utilità di configurazione e visualizzatore attività prima di scaricare ed estrarre il registro messaggi. Il registro messaggi non contiene informazioni dettagliate per i registri definiti dall'utente di tipo note di lavoro (ad esempio, WRK001) o i registri con categoria Altro.
Fasi successive N.B.: Il registro messaggi di 13a generazione non contiene i registri messaggi di 11a e 12a generazione. Visualizzazione dell'inventario hardware per il sistema È possibile utilizzare l'utilità Visualizzatore sistema per visualizzare i dettagli dell'inventario hardware del sistema selezionato. Per visualizzare l'inventario hardware per il sistema: Nell'utilità Visualizzatore sistema, selezionare Inventario hardware.
• Inventario di hardware e firmware come BIOS, LOM e controller di archiviazione (attributi di livello RAID, disco virtuale e controller). • Informazioni di sistema come Service Tag, tipo di sistema, e così via. • Immagini del firmware, configurazione di sistema e profili di sistema dell'iDRAC del Lifecycle Controller. Per esportare il profilo di sistema: Procedura 1. Nell'utilità Visualizzatore sistema, selezionare Ripristino piattaforma.
Fare clic sul collegamento Visualizza file di backup precedenti per visualizzare i prefissi dei file di backup creati in precedenza. N.B.: Se si è specificato un prefisso del nome del file che è uguale a un file di backup precedente, l'utilità richiede di specificare un nome di file diverso per evitare di sovrascrivere un file esistente.
• Condivisione esistente: specificare il percorso di condivisione in cui è stata salvata l'immagine di backup. L'elenco a discesa contiene l'elenco di condivisioni in cui sono stati creati in precedenza i file di backup per il sistema o la raccolta. • Nome utente: specificare il nome utente per accedere al percorso di condivisione. È necessario specificare il nome utente nel seguente formato: Dominio\.
3. Selezionare le opzioni per le proprietà come indicato nella tabella seguente: Tabella 9. Proprietà e opzioni Proprietà Opzioni Raccogli inventario di sistema all'avvio (CSIOR, Collect System Inventory on Start) • • • Aggiornamento del firmware della parte • • • • Aggiornamento della configurazione della parte • • • • 4. Disabilitata: disattiva CSIOR per la parte sostituita. Abilita: abilita CSIOR per la parte sostituita. Non modificare: mantiene le impostazioni predefinite.
Per generare un rapporto di confronto: Procedura 1. Nell'utilità Visualizzatore sistema, fare clic su Confronta profilo di configurazione HBA FC. 2. Nella schermata Confronta profilo di configurazione HBA FC, fare clic su Sfoglia e selezionare i file profilo HBA FC applicato alla raccolta. La barra di stato indica che i sistemi di destinazione vengono scansionati e viene generato un rapporto di confronto HBA FC. 3.
Risoluzione dei problemi 7 Questo capitolo elenca i problemi e le procedure per risolvere le problematiche. Configurazione di Dell Provisioning Web Services in IIS Il programma di installazione configura automaticamente i Dell Provisioning Web Services per Internet Information Services (IIS) durante l'installazione. Questa sezione contiene informazioni per configurare manualmente i Dell Provisioning Web Services per IIS. Configurazione di Dell Provisioning Web Services per IIS 7.0, IIS 7.5, IIS 8.
• Rimuovere il binding HTTP per la porta 4431. • Selezionare l'opzione SSL desiderata. • Selezionare l'opzione di certificati client desiderata. • Fare clic su Applica. Specifica della configurazione di rete del rilevamento automatico Dell Per informazioni sul rilevamento automatico di messaggi di errore, descrizioni e azioni di risposta, consultare il documento Specifica della configurazione di rete del rilevamento automatico Dell all'indirizzo delltechcenter.
Distribuzione del sistema operativo nei server PowerEdge Dell di 13a generazione usando WinPE 3.0 Poiché i driver per USB 3.0 non sono disponibili in WinPE 3.0, la distribuzione del SO non viene eseguita se sono abilitate le impostazioni di configurazione del BIOS USB 3.0 Setting (Impostazione USB 3.0) e Memory Mapped I/O above 4 GB (I/O mappato alla memoria superiore a 4 GB). Soluzione: per avviare winPE3.
Problema 4 Problema: se la versione dell'iDRAC è precedente alle versioni supportate in uno qualsiasi dei sistemi di destinazione, l'opzione Avvia in vFlash nel flusso di lavoro Distribuisci sistemi operativi potrebbe non funzionare. Risoluzione: in un server rack e tower, assicurarsi che sia presente un firmware dell'iDRAC versione 1.3 o più recente. In un server blade, assicurarsi che sia presente la versione dell'iDRAC 2.2 o successiva.
Problema 9 Problema: se non si immette il numero di servizio del sistema di destinazione correttamente, il rilevamento e l'handshake non riescono e viene visualizzato il messaggio di errore seguente: [Server Name] - Handshake - getCredentialsInternal():[Server Name]: NOT AUTHORIZED: No credentials returned Risoluzione: il numero di servizio fa distinzione tra maiuscole e minuscole. Accertarsi che il numero di servizio importato tramite l'utilità import.
Command Line Interface). Prima di procedere, fare clic con il pulsante destro del mouse sul programma di installazione, selezionare Proprietà, fare clic sulla scheda Compatibilità e selezionare l'opzione Esegui come amministratore. Problema 14 Informazioni su questa attività Problema: l'opzione Distribuisci non viene visualizzata in una sequenza di attività esistente dopo la disinstallazione e reinstallazione di DLCI per Configuration Manager.
versione 1.2 o 1.3, è necessario individuare di nuovo i sistemi se si modifica il loro nome host durante la distribuzione del SO. Risoluzione: assicurarsi di aggiornare il Lifecycle Controller dei sistemi di destinazione alla versione 1.4 o successive e di aggiornare iDRAC nei sistemi di destinazione alla versione 1.5 o successive per sistemi monolitici e versione 3.02 o successive per sistemi modulari.
Distribuzione di ESXi o RHEL in sistemi Windows spostati nella raccolta ESXi o RHEL, ma non rimossi dalla raccolta gestita da Windows Un sistema con sistema operativo Windows distribuito viene spostato nella raccolta Raccolta gestita (SO distribuito). E, quando si distribuisce un sistema operativo non Windows (ESXi o RHEL) nel sistema, il sistema entra in Managed Dell Lifecycle Controller (RHEL) o Managed Dell Lifecycle Controller (ESXi).
Documentazione e risorse correlate 8 Per ulteriori informazioni su Configuration Manager, quali l'installazione, le funzioni e le funzionalità, consultare il sito Microsoft TechNet all'indirizzo technet.microsoft.com. Oltre a questa guida, è possibile accedere alle seguenti guide disponibili all'indirizzo dell.com/support/ manuals. Nella pagina Manuali, fare clic su Software e sicurezza → Gestione del sistema.
– Per i documenti di gestione remota dei sistemi aziendali — Dell.com/esmmanuals – Per i documenti di gestione dei sistemi aziendali OpenManage Connection — Dell.com/ OMConnectionsEnterpriseSystemsManagement – Per i documenti sugli strumenti di manutenzione — Dell.com/ServiceabilityTools – Per i documenti Connections Client Systems Management di OpenManage Connection — Dell.com/DellClientCommandSuiteManuals • Dal sito di supporto Dell: a. Andare a Dell.com/Support/Home. b.