User's Manual
Manuale utente scheda WLAN PCI-G31
26
Scheda WLAN ASUS
COFDM (per 802.11a o 802.11g)
La potenza del segnale da sola non è abbastanza per mantenere distanze tipo
802.11b, in un ambiente 802.11a/g. Per sopperire a questo problema, è stata
realizzata una nuova tecnologia di codicazione a livello sico, sulla base della
tradizionale tecnologia a sequenza diretta.Tale tecnologia è chiamata COFDM
(Coded Orthogonal Frequency Division Multiplexing). COFDM è stata sviluppata
appositamente per sistemi senza li, in ambienti chiusi, ed offre prestazioni di molto
superiori rispetto alle soluzioni a spettro diffuso.COFDM funziona suddividendo
un segnale, portante dati ad alta velocità, in un gran numero di sotto-segnali
a bassa velocità, successivamente trasmessi in parallelo. Ciascuna portante
(carrier) ad alta velocità è ampia 20 MHz e può essere suddivisa in un massimo
di 52 sottocanali, ciascuno di ampiezza pari a circa 300 KHz. COFDM utilizza
48 di questi sottocanali per i dati, mentre i restanti quattro sono impiegati per la
correzione degli errori. Grazie al sistema di codicazione e alla correzione degli
errori, COFDM trasmette dati a velocità superiori, con un alto grado di recupero
della riessione multipercorso.
Ciascun sottocanale, nell’ implementazione COFDM, è ampio circa 300 KHz. All
estremità inferiore del gradiente di velocità, è utilizzato il metodo BPSK (binary
phase shift keying) per codicare 125 Kbps di dati per canale, che raggiunge
una velocità dati pari a 6,000-Kbps, ovvero 6 Mbps. Il metodo di modulazione
QPSK (Quadrature Phase Shift Keying) è in grado di raddoppiare la quantità di
dati codicati a 250 Kbps per canale, producendo una velocità dati di 12-Mbps. E
grazie alla modulazione di ampiezza in quadratura a 16 livelli, che codica 4 bit
per hertz, è possibile ottenere una velocità dati di 24 Mbps. Lo standard 802.11a/g
specica che tutti i prodotti conformi a tale standard devono supportare queste
velocità minime di trasmissione dati. Lo standard consente inoltre al produttore di
estendere lo schema di modulazione oltre i 24 Mbps. Maggiore è il numero di bit
codicati, per ciclo (hertz), e maggiore è la sensibilità del segnale alle interferenze
e all’ afevolimento dei segnali, e, inne, minore è il raggio d’ azione, a meno che
non sia aumentata la potenza in uscita.
Default Key (Chiave Predenita)
Questa opzione consente di selezionare la chiave WEP predenita e di utilizzare
chiavi WEP, senza doverle ricordare o trascrivere. Le chiavi WEP generate
attraverso la Passphrase sono compatibili con altri prodotti WLAN. L’opzione
Passphrase è meno sicura dell’ assegnazione manuale.
Device Name (Nome del Dispositivo)
Noto anche come ID del client DHCP o nome di rete. Talvolta fornito dall’ ISP,
quando si utilzza il DHCP per l’ assegnazione degli indirizzi.
DHCP (Dynamic Host Conguration Protocol)
Il protocollo dinamico per la congurazione degli host consente ad un computer (o
a molti computer di una rete) di ottenere in modo automatico l’assegnazione di un
singolo indirizzo IP da parte di un server DHCP.