User Manual
mente macchinoso. Per lo svincolo, infatti,
si deve premere il pulsante di sgancio
posto sul lato sinistro del fusto e operare
contestualmente la trazione del grilletto
come sugli Steyr Ssg 69. Per contro, la
scomposizione dell’otturatore per la puli-
zia o il controllo del percussore è semplice.
Estratto l’otturatore dal fusto si procede
ruotando il tappo posteriore per scaricare
il percussore; poi, comprimendo il tappo,
si svincola la manetta d’armamento sfilan-
dola dalla propria sede. Fatto ciò, il com-
plesso tappo-molla-percussore può essere
estratto posteriormente dal corpo dell’ot-
turatore senza paura per l’eventuale “par-
tenza” di molle o mollette in quanto il tutto
è saldamente vincolato. Sempre di nuova
concezione è il pacchetto di scatto che,
rispetto a quelli da tiro, risulta piuttosto
semplificato. L’unica regolazione disponi-
bile è relativa al peso di sgancio che può
andare da un minimo di 1.000 a un mas-
simo di 2.000 grammi. Pulito e prevedibile,
lo sgancio è risultato già tarato di fabbrica
in modo ottimale con un carico di trazione
del grilletto pari a 1.250 grammi e con un
collasso di retroscatto estremamente con-
tenuto. Per ora non è previsto lo stecher,
ma in ordine alle positive caratteristiche
dello scatto di serie, non se ne avverte la
necessità. Altre peculiarità dell’azione sono
il cielo chiuso munito di guida a tutta lun-
ghezza di 11 mm con fori filettati per l’ag-
gancio di ottiche, nonché della presenza
di due recoil lug. Il principale elemento
antirinculo è costituito da un tassello metal-
lico affogato nel calcio che trova riscontro
in un recesso posto tra canna e azione, di
tradizione Anschütz, mentre il secondo (e
improprio) recoil lug è costituito dal “pila-
strino” posteriore deputato ad accogliere
la vite di fissaggio del calcio, che trova una
precisa collocazione entro un recesso del
calcio stesso. Al fusto è ovviamente avvi-
tata la canna, che grazie a un’accurata lavo-
razione interna dell’astina, risulta comple-
tamente libera da vincoli (flottante).
La canna è lunga 550 mm (22”) ed è sol-
cata da 6 principi destrorsi con un passo
che, dai primi esemplari aventi un giro in
12” (305 mm), è arrivato all’ormai classico
e duttile 1:9” (229 mm).
La cosa che più colpisce del tubo rigato è
l’insolito profilo esterno che, partendo dai
25 mm in culatta, vanta un diametro in
volata pari a 18 mm. Di solito, le canne
delle carabine da caccia “dure e pure”
hanno volate di 15 o 16 mm, mentre quelle
Varmint o da tiro partono dai 20 mm atte-
standosi, solitamente, a 22 mm.
Anschütz, quindi, per mantenere elevate
performance con pesi totali compatibili
con l’attività venatoria, è ricorsa a un pro-
filo ibrido che, tutto sommato, rende la
1770 una pratica carabina tuttofare.
Comunque poco male, l’importatore si è
già attivato per far produrre una versione
con canna sensibilmente più leggera per
un eventuale impiego nelle gare cacciatori.
Come nella miglior tradizione della Casa,
la volata è rifinita in modo impeccabile
ricorrendo alla consueta svasatura di 11
gradi di chiara ispirazione match.
UN CALCIO VENATORIO
Di chiara ispirazione venatoria, invece, il
calcio e il bilanciamento neutro dell’arma.
Il calcio ha un’impostazione di gusto ame-
ricano, studiata per offrire un’imbracciata
precisa e istintiva con una lunghezza della
pala moderatamente contenuta per age-
volarne l’utilizzo in periodo invernale con
la giacca. Il legno impiegato è un bel taglio
di noce la cui finitura a olio mette in risalto
le piacevoli venature. L’astina tonda e l’im-
pugnatura a pistola sono finemente zigri-
nate mentre la presenza dei consueti attac-
chi per la cinghia permette la rapida instal-
lazione di bipiedi tipo Harris.
I comandi di servizio presenti sull’arma,
oltre alla leva di ritegno dell’otturatore,
sono rappresentati dalla leva della sicura
e dal pulsante di svincolo del caricatore.
La sicura manuale inibisce lo scatto ma
non blocca l’otturatore, mentre la leva di
svincolo del caricatore, essendo dotata di
una forte molla di contrasto, scongiura il
rischio di sganci accidentali. Qualche
riserva sul funzionamento del caricatore,
però, ritengo sia d’obbligo: tale elemento
Quando l’arma è
pronta al fuoco,
la coda del
percussore sporge
dall’estremità
posteriore
dell’azione.
In evidenza anche
la camma di
armamento e la
sicura manuale
a due posizioni,
che non blocca
l’otturatore.
Fluido e scorrevole il movimento
dell’otturatore. La finestra di espulsione,
di dimensioni particolarmente minute,
aumenta la rigidità dell’azione, ma rende ostico
inserire manualmente il colpo in canna.