User Manual

783 Scheda informativa sul MIDI
33.3 Soluzioni MIDI di Live
L'approccio di Ableton alla temporizzazione MIDI si basa su due presupposti chiave:
1. In tutti i casi, la latenza è preferibile al jitter. Poiché la latenza è costante e prevedibile,
può essere trattata molto più facilmente sia dai computer sia dalle persone.
2. Utilizzando il playthrough (o esecuzione passante) durante la registrazione, vorrete regi-
strare ciò sentite — anche se, a causa della latenza, questo avviene leggermente più tardi
di quando suonate.
Live affronta i problemi inerenti la registrazione, il playback e il playthrough in modo che la
temporizzazione MIDI sia reattiva, precisa e costantemente afdabile. Per registrare gli eventi
in arrivo nelle corrette posizioni della linea temporale di un Live Set, Live ha bisogno di sapere
esattamente quando tali eventi siano stati ricevuti dalla tastiera MIDI. Ma Live non può riceverli
direttamente: devono prima essere processati dai driver dell'interfaccia MIDI e dal sistema ope-
rativo. Per risolvere questo problema, i driver dell'interfaccia associano una marcatura tempora-
le a ogni evento MIDI nel momento in cui lo ricevono e questo riferimento temporale viene pas-
sato a Live assieme all'evento; così Live sa esattamente quando aggiungere gli eventi alla clip.
Durante il playthrough, una DAW deve costantemente far fronte a eventi che dovrebbero essere
sentiti il più presto possibile, ma che inevitabilmente si sono verificati nel passato a causa della
latenza e dei ritardi insiti nel sistema. Quindi deve essere fatta una scelta: gli eventi devono
essere eseguiti nel momento in cui vengono ricevuti (condizione che può determinare del jitter,
se si verifica quando il sistema è occupato) oppure devono essere ritardati (condizione che ag-
giunge latenza)? La scelta di Ableton è quella di aggiungere latenza, in quanto riteniamo che
sia più facile per gli utenti adattarsi a una latenza costante piuttosto che a un jitter casuale.
Quando si attiva il monitoraggio durante la registrazione, Live aggiunge nella marcatura tem-
porale dell'evento un ulteriore ritardo, basato sulla dimensione del buffer del vostro hardware
audio. Questa latenza aggiuntiva consente di registrare gli eventi nella clip nel momento in cui li
sentite — non nel momento in cui li suonate.
Live genera marcature temporali anche per il playback dei dispositivi hardware e cerca di
comunicarle ai driver delle interfacce MIDI, per la pianificazione degli eventi MIDI in uscita. I
driver Windows MME, però, non sono in grado di processare le marcature temporali, perciò,
per i dispositivi che utilizzano questi driver, Live pianifica internamente gli eventi in uscita.
Live continuerà a ricevere eventi MIDI in ingresso persino durante i forti carichi del sistema che
causano interruzioni audio (dropout). In caso di interruzioni audio, si possono verificare errori di